Online il quarto intervento di Giacomo Sintini nel suo blog ufficiale ospitato dal sito internet www.volleyball.it. Dopo le prime tre puntate dedicate ad argomenti molto differenti fra di loro, il racconto della sua seconda vita pallavolistica sul portale della pallavolo italiana nella rubrica denominata “Jack 2.0” corre sul filo dell’entusiasmo per la recente conquista del titolo mondiale per Club 2012-
Nel nuovo post, scritto come sempre di suo pugno e consultabile direttamente cliccando questo link, Sintini riporta le sensazioni provate durante il viaggio di ritorno verso Trento “…Stiamo tornando da Doha. 10.600 metri di altitudine, velocità di 800 km/h, la medaglia d’oro nello zaino e 1.000 pensieri in testa..... Questo Mondiale per Club è stata un'esperienza fantastica! Ogni giocatore di alto livello dovrebbe avere almeno un’occasione nella sua carriera per prendervi parte. L'ambiente è carico di significati. C’è AGONISMO, c'è AMBIZIONE, c'è DESIDERIO di vivere e assaporare l'evento stesso. Diventare Campioni del Mondo è una grande cose e il suo peso si sente nell'aria. Si sente a tavola con i compagni, si sente per i corridoi dell'albergo e ovviamente si sente in campo: non importa quanti campionati o tornei internazionali tu abbia alle spalle. […]Le 2 vittorie iniziali hanno aiutato a sbloccarci e ci hanno restituito un po' di quella serenità che mancava. La crescita da lì è stata esponenziale e gara dopo gara abbiamo acquisito sempre più determinazione. In semifinale con Kazan abbiamo giocato una partita memorabile e messo in campo una pallavolo davvero micidiale. Credo che Jan Stokr sia stato superlativo in quei 3 set e che ci abbia letteralmente trascinato con la sua efficacia e il suo entusiasmo. In finale ci siamo dovuti misurare con il Sada Cruzeiro. Questa squadra brasiliana è davvero complicata da affrontare; difendono moltissimo, coprono e ricevono con percentuali altissime di efficienza. Per non parlare poi del loro palleggiatore William, è un vero giocoliere! Inventa alzate spettacolari e imprevedibili e se non riesci a mettergli pressione con il servizio può farti letteralmente diventare pazzo. Con loro abbiamo impostato la gara in modo molto aggressivo e grazie al Cielo ha pagato. […]Dopo la partita eravamo raggianti. Nello spogliatoio ho letto grande soddisfazione e orgoglio sui nostri volti. Quando vinci dopo aver sofferto il risultato vale doppio. Ora sappiamo di essere ancora più forti. Ora sappiamo che anche se ci capiterà di ricadere, avremo la forza per rialzarci”.
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